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Presentato a Gradisca il volume «SEI PROGETTI PER IL TERRITORIO GORIZIANO. Esperienze conservative e strategie d’intervento»

data di pubblicazione: 11-09-2015

Iniziata da Gradisca d’Isonzo la presentazione itinerante del volume edito a cura della Sezione di Gorizia di «Italia Nostra»

E’ iniziata proprio da Gradisca d’Isonzo la presentazione itinerante del volume «SEI PROGETTI PER IL TERRITORIO GORIZIANO. Esperienze conservative e strategie d’intervento» a cura della Sezione di Gorizia di  «Italia Nostra».
L’opera è stata presentata giovedì 10 settembre in Sala Consiliare di Palazzo Torriani, con una duplice valenza: quella di ricordare la figura professionale e umana dell’architetto Mario Chinese e quello di presentare le tesi in Architettura premiate e segnalate nel corso della prima edizione del «Premio Architetto Mario Chinese».
Il premio è stato istituito proprio per mantenere vivo il ricordo dell’apprezzato professionista, per anni presidente della sezione isontina di «Italia Nostra», un uomo – definito dall’attuale presidente Maddalena Malni Pascoletti, intervenuta in sala -  affabile e riservato, come dimostra la copertina del libro, dove, nella foto scattatta dallo stesso Chinese, accanto ai resti delle fondazioni del «Pons Sontii» alla Mainizza, compare la sua ombra.     Il volume raccoglie gli elaborati di sei giovani professionisti, impegnati in altrettanti progetti rivolti alla conservazione ed alla valorizzazione di siti che insistono sul territorio goriziano e precisamente:

«Il “paesaggio lento ” tra Aquileia e Grado» di Silvia Grion
«Il castello di Gradisca d’Isonzo» di Alessandra Monorchio
«L’ex Nuova Torcitura di Sagrado» di Federica Montano
«La stazione ferroviaria di Redipuglia» di Alessandro Morgera
«Un museo all ’aperto per Monfalcone» di Michela Spangher
«Palazzo Studeniz a Gorizia» di Francesco Babich.

 L’incontro - coordinato dall’arch. Elisa Trani, vicepresidente della sezione isontina di «Italia Nostra» -, si è avvalso dei contributi della presidente Maddalena Malni Pascoletti, del presidente provinciale dell’Ordine degli Architetti Massimo Rocco e della presenza di diversi rappresentati di «Italia Nostra». Con l’ausilio di slide sono stati presentati ed illustrati i sei progetti raccolti nel volume. Tre elaborati sono stati commentati dagli stessi autori, cominciando con «L’ex Nuova Torcitura di Sagrado» di Federica Montano, quindi «La stazione ferroviaria di Redipuglia» di Alessandro Morgera, per concludere con «Il castello di Gradisca d’Isonzo» di Alessandra Monorchio. Partendo da un’indagine storica, passando attraverso una casistica di esperienze di recupero di complessi castellani del Triveneto, Alessandra Monorchio ha affrontato la fase progettuale del castello gradiscano, con l’obiettivo di mantenere quei segni storici, tecnici, costruttivi ed estetici dell’opera, assicurando nello stesso tempo l’utilizzabilità dell’edificio e lo svolgimento di funzioni al suo interno. Il tema, che da anni appassiona i gradiscani, ha trovato un pubblico attento ed interessato, come ha dimostrato di esserlo l’amministrazione comunale, presente in sala, ed intervenuta attraverso i contributi del Sindaco Linda Tomasinsig.
L’arch. Trani, in conclusione, ha espresso la disponibilità di  «Italia Nostra», nell’indicare suggerimenti e proposte, mirate alla valorizzazione di un bene demaniale in degrado, quale è il Castello, ipotizzando azioni di recupero sintonizzate alle linee-guida che animano  «Italia Nostra», come la ricerca di una destinazione d’uso compatibile al fine di rivalutare il territorio.
Nell’ambito della presentazione dei sei progetti di altrettanti giovani architetti, un’attenzione particolare è stata attribuita al complesso castellano di Gradisca, situato proprio a due passi da Palazzo Torriani ed oggetto dell’elaborato di Alessandra Monorchio, attiva in associazioni rivolte alla tutela  ed alla valorizzazioni del territorio, dei beni culturali e del paesaggio, essendo membro del direttivo della Sezione di Gorizia di «Italia Nostra», nonché consigliere della Pro Loco gradiscana.
Orianna Furlan