L'appuntamento didattico-enogastronomico della serie “Gustando la tradizione”, organizzato dalla Pro Loco gradiscana, si è svolto giovedì 24 settembre presso il Palazzo del Monte di Pietà.
L’incontro è stato introdotto dall’agronomo Claudio Fabbro , coordinatore dell’evento, che – con l’ausilio di numerose slide - ha presentato un excursus storico sulla coltivazione della vite e sulla produzione di vino nel nostro territorio, databili all’epoca della fondazione di Aquileia, ed ha prestato una particolare attenzione all’azienda agricola “Castello di Spessa” di Capriva del Friuli, situata nella rinomata zona vitivinicola del Collio.
La complessa storia di questa porta orientale d’Italia è diventata particolarmente dolorosa alla conclusione del secondo conflitto mondiale, quando un deciso confine ha segnato le sorti del Collio, da una parte, e del Brda, dall’altra, nonostante la zona avesse caratteristiche fisiche omogenee.
E proprio sulle dolci alture del Collio goriziano si estendono i vigneti dell’azienda agricola “Castello di Spessa” di Capriva del Friuli. Il cuore dell’azienda è costituito dallo storico castello, dimora di nobili famiglie friulane fin dal 1500, soggiorno – fra gli altri - dell’avventuriero Giacomo Casanova, ed ora importante risorsa turistica per il territorio.
Nel corso della serata il profilo dell’azienda è stata tratteggiato, oltre che dai contributi del dott. Fabbro, anche dal responsabile commerciale Paolo Della Rovere, attraverso particolareggiate e puntuali descrizioni sulla produzione vitivinicola.
Sul ruolo del vino nelle relazioni diplomatiche ha invece ampiamente parlato - con il supporto di slide e filmati - la giovane Micol Tami Della Rovere - fresca di laurea - che ha approfondito il valore di questa produzione, al fine di favorire le collaborazioni reciproche fra Stati. La relatrice ha ricordato la funzione del vino, quale ambasciatore di un territorio, nel corso di intrattenimenti ufficiali o nello scambio di omaggi fra rappresentanti governativi, sottolineando come anche queste azioni possano incorrere nell’incidente diplomatico quando, fra le nazioni, divergono le tradizioni sull’uso del vino.
Micol Tami Della Rovere, da buona cormonese, ha poi voluto sottolineare il messaggio atto a favorire la fratellanza tra i popoli della Terra, con l’invio annuale del Vino della Pace, prodotto dalla Cantina Produttori di Cormons, ai capi di Stato civili e religiosi di tutto il mondo. Fra le diverse relazioni diplomatiche, ha ricordato pure quelle con la Santa Sede, e in particolare la notizia secondo cui, la visita di papa Bergoglio a New York di questi giorni, è accompagnata da vini friulani.
La serata è proseguita al piano terra del Monte di Pietà con le degustazioni di vini dell’azienda “Castello di Spessa” e con le dettagliate descrizioni esposte dal responsabile commerciale Paolo Della Rovere sulle caratteristiche principali delle produzioni vinicole, che hanno accompagnato l’incontro enogastronomico.
Le bollicine del Brut Pertè - Ribolla gialla, sono state associate al prosciutto crudo D’Osvaldo, mentre il Pinot bianco, annata 2014, ha accompagnato un antipasto costituito da crostoni con mousse di melanzane e caviale di zucchine con crema di formaggi. Il Sauvignon, annata 2014, è stato abbinato al crostone di formaggio caprino con peperoni, mentre per lo stracotto di vitello con curcuma e tortino di patate è stato utilizzato un Merlot 2012, ovvero un’esplosione di calore denominato “Rosaris”, che indica proprio il toponimo di provenienza.
La pasticceria secca, accompagnata da un dorato passito del 2007, derivante dall’uva Verduzzo appassita e da una piccola percentuale di Picolit, ha concluso in dolcezza una serata ricca di informazioni didattiche e gradita dal pubblico presente, che ha apprezzato le proposte del menù e gli abbinamenti con la prestigiosa produzione di vini del “Castello di Spessa”.
Orianna Furlan